I lavori in alta quota rappresentano una delle attività più complesse e delicate nell’ambito della manutenzione e della gestione di strutture ricettive.
Gli hotel, soprattutto quelli a più piani o dotati di particolari elementi architettonici, richiedono interventi periodici in elevazione per garantire la sicurezza, l’efficienza e l’estetica dell’edificio.
Tuttavia, operare a diverse decine di metri dal suolo comporta una serie di responsabilità e precauzioni che non possono essere sottovalutate.
Chi si occupa di lavori in quota in ambito alberghiero deve tenere conto di una serie di fattori specifici: dalla normativa vigente alla scelta delle attrezzature idonee fino alla formazione del personale.
Anche gli aspetti logistici e organizzativi hanno un impatto rilevante, poiché le attività devono essere pianificate in modo da non interferire con il comfort degli ospiti e con il regolare svolgimento dei servizi dell’hotel.
Questa guida intende offrire una panoramica dettagliata su ciò che è necessario considerare per svolgere lavori in alta quota negli hotel in modo sicuro ed efficace.
Sicurezza prima di tutto: le regole fondamentali per operare in alta quota
Affrontare lavori in quota all’interno o all’esterno di strutture alberghiere impone il rispetto rigoroso di norme di sicurezza stabilite dalla legislazione.
Le misure preventive sono necessarie non solo per tutelare gli operatori, ma anche per garantire l'incolumità di ospiti e personale dell’albergo.
Obblighi normativi e quadro legislativo di riferimento
La normativa italiana in materia di lavori in quota è contenuta principalmente nel Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008), che definisce come tali tutte le attività lavorative che si svolgono ad un’altezza superiore ai due metri rispetto a un piano stabile.
Questo include interventi su facciate, tetti, vetrate esterne o impianti posti in posizione elevata.
Ogni datore di lavoro è tenuto a effettuare una valutazione dei rischi specifici e a predisporre un piano di sicurezza adeguato.
In caso di lavori complessi o prolungati, può essere necessaria anche la redazione di un Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti (DUVRI), specialmente quando sono coinvolte più imprese o figure professionali.
Formazione e addestramento degli operatori
L’abilitazione al lavoro in quota richiede una formazione specifica, che comprenda sia aspetti teorici che pratici.
I lavoratori devono essere in grado di utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale (DPI), riconoscere situazioni pericolose e adottare comportamenti idonei per ridurre i rischi.
Oltre alla formazione obbligatoria, è fondamentale l’addestramento continuo, con simulazioni periodiche e aggiornamenti sulle normative e sulle tecnologie.
Solo personale qualificato dovrebbe essere autorizzato a intervenire in ambienti ad alto rischio come quelli che si trovano nelle strutture ricettive di grandi dimensioni.
Dispositivi di protezione collettiva e individuale
I lavori in alta quota richiedono l’uso combinato di dispositivi di protezione collettiva (DPC) e individuale (DPI).
Tra i DPC rientrano parapetti temporanei, reti anticaduta e impalcature.
I DPI includono invece imbracature di sicurezza, caschi, cordini e moschettoni.
In ambito alberghiero, l'utilizzo di queste attrezzature deve essere sempre preceduto da un’analisi tecnica che tenga conto delle caratteristiche dell’edificio, delle condizioni atmosferiche e del tipo di intervento da eseguire.
È essenziale che ogni componente venga controllato prima dell’uso e che sia conforme alle norme tecniche vigenti.
Organizzazione operativa dei lavori in quota all’interno degli hotel
Pianificare un’attività in quota in un contesto alberghiero implica una serie di valutazioni che vanno ben oltre la semplice esecuzione tecnica.
L’organizzazione deve essere accurata e compatibile con le esigenze di un ambiente destinato all’ospitalità.
Valutazione preventiva del contesto e del rischio
Ogni intervento deve iniziare con un sopralluogo tecnico dettagliato per individuare tutti i fattori che possono incidere sulla sicurezza e sull’efficienza del lavoro.
Questo include la morfologia dell’edificio, la presenza di terrazze o elementi architettonici complessi, la disponibilità di punti di ancoraggio per i DPI e l’accessibilità delle aree da trattare.
La valutazione del rischio non riguarda solo gli operatori, ma anche gli ospiti dell’hotel e il personale di servizio.
È quindi indispensabile predisporre perimetrazioni adeguate, cartellonistica informativa e piani di evacuazione in caso di emergenza.
Coordinamento con la direzione alberghiera
Una delle particolarità dei lavori in quota negli hotel è la necessità di coordinarsi costantemente con la direzione della struttura.
Gli interventi devono essere calendarizzati in orari e giornate che non disturbino l’operatività dell’hotel, evitando i periodi di massimo afflusso o le fasce orarie con maggiore presenza di ospiti.
Questo coordinamento riguarda anche la gestione del rumore, dell’ingombro dei mezzi operativi e dell’eventuale utilizzo di spazi comuni per il posizionamento di attrezzature o impalcature.
Una comunicazione trasparente tra le parti contribuisce a ridurre l’impatto delle attività e a garantire una convivenza ordinata tra lavori e attività alberghiera.
Scelta delle attrezzature e delle tecniche operative
In base al tipo di lavoro da svolgere – che si tratti di pulizia delle vetrate, manutenzione delle coperture, installazione di impianti o tinteggiatura – devono essere selezionate attrezzature adeguate.
Tra le opzioni più comuni si annoverano le piattaforme aeree, i ponteggi fissi o mobili e le funi per interventi di tipo alpinistico.
Ognuna di queste soluzioni presenta vantaggi e limiti specifici.
Ad esempio, l’uso delle piattaforme può essere limitato dall’accessibilità del sito, mentre le tecniche su fune richiedono operatori altamente specializzati ma offrono maggiore rapidità di intervento.
La decisione finale deve considerare costi, tempi e livello di rischio.
Tipologie di interventi in quota più frequenti nel settore alberghiero
All’interno di una struttura ricettiva, i lavori in quota possono riguardare molteplici ambiti, sia di natura ordinaria che straordinaria.
La varietà degli interventi richiede approcci differenziati a seconda della complessità e della finalità delle attività.
Pulizia e manutenzione delle superfici vetrate
Negli hotel moderni, le superfici vetrate esterne rappresentano un elemento distintivo in termini estetici ma anche funzionali, poiché favoriscono l’illuminazione naturale degli ambienti.
Tuttavia, mantenere le vetrate in condizioni ottimali richiede interventi periodici in quota, talvolta molto complessi.
Le operazioni di pulizia devono essere eseguite da squadre specializzate, dotate di sistemi anticaduta e attrezzature che permettano di lavorare in sicurezza anche in condizioni meteorologiche variabili.
Alcuni edifici possono prevedere l’utilizzo di piattaforme sospese o bracci telescopici, mentre altri richiedono interventi su fune per raggiungere punti difficilmente accessibili.
Manutenzione di coperture e impianti tecnici
I tetti degli hotel ospitano spesso impianti fondamentali per il funzionamento della struttura, come quelli per il riscaldamento, la climatizzazione, la ventilazione e la produzione di acqua calda.
Inoltre, le coperture devono essere ispezionate e manutenute per prevenire infiltrazioni o danni strutturali.
Gli interventi in quota per la manutenzione dei tetti e degli impianti richiedono particolari accortezze, soprattutto in presenza di superfici inclinate, materiali sdrucciolevoli o condizioni atmosferiche avverse.
È essenziale predisporre percorsi sicuri, sistemi di ancoraggio certificati e procedure di accesso controllate.
Interventi straordinari: ristrutturazioni e installazioni
Oltre alla manutenzione ordinaria, gli hotel possono necessitare di lavori straordinari in quota, come la sostituzione di elementi architettonici, l’installazione di insegne luminose, la ristrutturazione delle facciate o l’inserimento di nuovi sistemi di illuminazione.
Questi lavori richiedono spesso il coinvolgimento di più figure professionali e l’utilizzo di strutture temporanee, come ponteggi o gru.
La complessità aumenta nei centri urbani o nelle zone turistiche ad alta densità, dove gli spazi sono limitati e le autorizzazioni da parte delle autorità competenti diventano necessarie.
Anche in questi casi, la pianificazione dettagliata e il rispetto delle norme sono elementi imprescindibili.
Hai capito cosa tenere in considerazione nei lavori in alta quota?
I lavori in alta quota negli hotel rappresentano un’attività ad alta responsabilità che coinvolge aspetti tecnici, normativi e organizzativi.
Per garantire la sicurezza degli operatori e la continuità dei servizi ricettivi, è fondamentale adottare un approccio integrato che includa la valutazione dei rischi, la formazione del personale, la scelta delle attrezzature più idonee e una pianificazione attenta delle tempistiche e delle modalità operative.
Una gestione consapevole di queste attività non solo riduce il rischio di incidenti, ma contribuisce a mantenere elevati standard qualitativi, elementi imprescindibili per qualunque struttura alberghiera che punti all’eccellenza.
Informazioni tratte dal sito ufficiale: https://www.pegasoanticaduta.it/settori/settore-residenziale/